Il Centro per la Pace di Rovereto promuove un incontro pubblico di approfondimento sul ruolo dell’Italia nel commercio di armi tra stati (Turchia, Medio Oriente, Africa). L'incontro si terrà presso la Sala della Fondazione Caritro in Piazza Rosmini a Rovereto, giovedì 13 febbraio alle ore 20.30. Interviene Giorgio Beretta, analista dell’Osservatorio OPAL sulle armi leggere e di Rete Disarmo nazionale.
Il nostro Gruppo sarà presente con materiale informativo ed un tavolino di raccolta firme.
Sarà possibile sottoscrivere l'appello "Fermare tutte le commesse di armi italiane alla Turchia" con il quale chiediamo all’Italia di sospendere tutte le forniture di armi verso la Turchia e di non limitare lo stop solo alle commesse future. La sospensione dovrebbe rimanere in vigore fino a quando le forze turche non potranno dimostrare l’esistenza di meccanismi efficaci per garantire che armi, munizioni e altre attrezzature e tecnologie militari non vengano utilizzate per commettere gravi violazioni del diritto internazionale dei diritti umani o del diritto umanitario internazionale. Tutte le presunte violazioni devono essere oggetto di indagine approfondita e imparziale, e i presunti responsabili di gravi violazioni dei diritti umani dovranno essere perseguiti in processi equi.
Sarà inoltre possibile sottoscrivere l'appello "Stop alle armi italiane in Yemen". Dallo scoppio del conflitto in Yemen, si calcola che siano quasi 17.000 i civili morti e feriti, esacerbando una situazione umanitaria già disastrosa. Milioni di persone sono a rischio carestia.Di fronte a molteplici rapporti che indicano la condotta spericolata della coalizione guidata dall’Arabia Saudita nello Yemen, il governo italiano continua a fornire armi all’Arabia Saudita e ad altri membri della sua coalizione. Continuando a fornire armi all’Arabia Saudita per l’uso in Yemen, l’Italia sta violando la legge internazionale.
Sarà possibile sottoscrivere l'appello "Fermare tutte le commesse di armi italiane alla Turchia" con il quale chiediamo all’Italia di sospendere tutte le forniture di armi verso la Turchia e di non limitare lo stop solo alle commesse future. La sospensione dovrebbe rimanere in vigore fino a quando le forze turche non potranno dimostrare l’esistenza di meccanismi efficaci per garantire che armi, munizioni e altre attrezzature e tecnologie militari non vengano utilizzate per commettere gravi violazioni del diritto internazionale dei diritti umani o del diritto umanitario internazionale. Tutte le presunte violazioni devono essere oggetto di indagine approfondita e imparziale, e i presunti responsabili di gravi violazioni dei diritti umani dovranno essere perseguiti in processi equi.
Sarà inoltre possibile sottoscrivere l'appello "Stop alle armi italiane in Yemen". Dallo scoppio del conflitto in Yemen, si calcola che siano quasi 17.000 i civili morti e feriti, esacerbando una situazione umanitaria già disastrosa. Milioni di persone sono a rischio carestia.Di fronte a molteplici rapporti che indicano la condotta spericolata della coalizione guidata dall’Arabia Saudita nello Yemen, il governo italiano continua a fornire armi all’Arabia Saudita e ad altri membri della sua coalizione. Continuando a fornire armi all’Arabia Saudita per l’uso in Yemen, l’Italia sta violando la legge internazionale.